Il trapianto di capelli ha cominciato ad essere utilizzato più di trent’anni fa come intervento d’élite per il diradamento dei capelli ma ha cominciato a diffondersi su larga scala solo da relativamente pochi anni, grazie anche ad un ridimensionamento dei prezzi.
Nonostante la grande efficacia del trattamento sono ancora diffusi alcuni luoghi comuni, forse perché molte persone che si sono sottoposte all’intervento preferiscano non parlarne per pudore o addirittura imbarazzo, questo fatto alimenta ulteriormente miti e mezze verità. vediamoli insieme.
1 Il trapianto di capelli risolve il diradamento ma è doloroso
Il trapianto di capelli è forse l’intervento meno doloroso in assoluto, mi spingerei anche a dire anzi che è completamente indolore.
L’operazione viene eseguita in semplice anestesia locale associata a sedazione solo nella fase iniziale, quella del prelievo. Ciò significa che il paziente letteralmente non si accorge di nulla. Poi, per tutta la durata del trattamento, diverse ore, può sonnecchiare, leggere o chiacchiere con i chirurghi…
Una volta a casa, bisogna solo porre attenzione a non causare il distacco dei follicoli dall’area di diradamento, quindi niente shampoo per 6 giorni e niente sforzi intensi.
Con poche limitazione si può insomma condurre una vita perfettamente normale.
2. I capelli trapiantati cadranno nuovamente
Assolutamente no. I capelli cadono per cause genetiche, per effetto degli ormoni circolanti. Quelli di certe aree tipiche, fronte e vertice, negli individui predisposti, sono quindi destinati a provocare un diradamento variabile.
Quelli invece delle tempie e della nuca sono invece sempre immuni da questa predisposizione e non cadranno quindi mai anche se trasferiti chirurgicamente.
Possiamo quindi affermare con sicurezza che le unità trasferite con un trapianto di capelli rimarranno per il resto della vita.

3. I capelli trapiantati per correggere il diradamento non crescono
A completamento di quanto spiegato prima, i capelli trapiantati, dopo un periodo di assestamento, proseguono normalmente il loro ciclo vitale.
È vero che inizialmente il capello si distacca dal bulbo ma questo è semplicemente l’effetto immediato del trasferimento: accade lo stesso con la foglie di una pianta trasferita da un’aiuola all’altra.
La cosa importante è che invece il bulbo rimane perfettamente vitale e ricomincerà a produrre nuovamente il capello nelle settimane e mesi successivi: la corretta esecuzione del trapianto di capelli, e quindi la mano del chirurgo che lo esegue, rimane naturalmente la condizione determinante per un pieno successo.
Il nuovo capello manterrà intatte tutte le caratteristiche della regione d’origine.
Guarda le foto prima e dopo del dottor Lucchesi
4. Non si può fare sport dopo un trapianto di capelli
Vero in parte. Come detto in precedenza durante il primo mese è meglio evitare sforzi intensi che potrebbero determinare sanguinamenti ed espellere il bulbo appena trapiantato nell’area di diradamento.
Quindi sport sì ma con moderazione.
Dopo le prime settimane il follicolo si integra con il cuoio capelluto e potremo svolgere qualsiasi attività fisica.
5. È meglio sottoporsi al trapianto di capelli da giovani.
Non esiste nessuna indicazione specifica che renda più favorevole eseguire il trapianto di capelli in età giovanile.
Quello che veramente può rendere indicato o meno l’intervento è il estensione e il grado dell’alopecia, del diradamento, indipendentemente dall’età .
6.Il trapianto di capelli corregge solo il diradamento negli uomini, non nelle donne.
L’alopecia androgenetica colpisce quattro uomini su dieci fra i 20 e i 40 anni. In realtà la percentuale è molto più alta, fino al 95% quando l’età supera i 70 anni. Sulla base di questi dati è logico che gli uomini si rivolgano più frequentemente ad un chirurgo per un trapianto di capelli. Anche le donne però soffrono di alopecia, sebbene molto meno spesso. Il 5% dei nostri pazienti è donna.
7. Appena finito il trapianto di capelli si ha una folta chioma
L’intervento trasferisce capelli sani da una zona all’altra, da quella ricca a quella del diradamento senza però crearne di nuovi.
Per la normale crescita del capello trapiantato occorre un po’ di tempo perché i capelli crescono di circa un centimetro al mese, in un processo lento ma sicuro.
Ci vuole in altre parole un po’ di pazienza.
8.il trapianto di capelli è incompatibile con altri trattamenti anti diradamento
Non vi è alcuna incompatibilità con i tradizionali trattamenti medici anticaduta.
Sarà anzi eventualmente consigliabile l’utilizzo di Minoxidil, di Finasteride o infiltrazioni con PRP (plasma arricchito di piastrine) per favorire e tutelare la vitalità dei capelli residui.