MASTOPLASTICA ADDITIVA

Se pensi che il tuo seno sia troppo piccolo o non proporzionato al tuo corpo,
se ti disturba un’asimmetria tra uno e l’altro o non ti piace il fatto che si sia
troppo svuotato col passare degli anni, allora la mastoplastica additiva è
probabilmente l’intervento più adatto per te.

Nel mondo lo hanno già fatto milioni di donne e il loro numero aumenta
sempre di più; non per niente è l’intervento più richiesto in assoluto dopo la
liposcultura!

Non temere per le dimensioni del tuo futuro seno e non aver paura di risultati
esagerati o volgari.

Il risultato non è una …”sorpresa”!

Sarai tu a decidere prima quanto dovrà essere grande e che forma dovrà
avere, mentre il tuo chirurgo si limiterà a consigliarti la tecnica e il tipo di
protesi più adatte alle tue caratteristiche fisiche.

Che tipo di protesi vengono impiegate?

Le protesi mammarie di più largo utilizzo oggi sono quelle di silicone, perché attualmente offrono i migliori risultati in termini di naturalezza e morbidezza al tatto.

Questo materiale, per ora, è quello che meglio riproduce la consistenza della mammella. Ne esistono di moltissimi tipi (rotonde, a goccia, a basso, medio o alto profilo, ecc): ognuna è stata realizzata per rispondere al meglio al tuo caso specifico.

Dovrò cambiare protesi in futuro?

La qualità di alcune moderne protesi mammarie si è talmente innalzata che le stesse aziende produttrici ne garantiscono la durata per tutta la vita.

Tieni tuttavia presente che il tuo seno, a differenza delle protesi, non è “eterno” e subirà probabilmente dei cambiamenti con il passare del tempo.

E’ possibile quindi che dopo 15-20 anni potrà essere necessario non tanto cambiare le protesi ma perfezionare la forma del tuo seno.

Dove sono le cicatrici?

Esistono basicamente tre diverse vie d’accesso per la mastoplastica additiva, di pochi centimetri di lunghezza: al margine inferiore di ciascuna areola, nel solco sottomammario o nell’ascella.

Dove vengono messe le protesi?

Le protesi possono essere posizionate in un piano più superficiale, subito sotto la ghiandola, al di sopra del muscolo pettorale (tecnica sotto-ghiandolare) o in un piano più profondo, al di sotto del muscolo pettorale (tecnica sotto-muscolare).

La scelta dell’una o dell’altra non è casuale ma dipende dalle tue caratteristiche individuali che vengono infatti valutate nel corso delle visite. Per esempio, se sei una donna magra e definita è più probabile che ti venga proposta la tecnica sotto-muscolare.

Cosa è la tecnica dual plane?

Senza confonderti con dettagli tecnici complicati, la tecnica “dual-plane” è costituita dal “melange” delle due tecniche (sotto-muscolare e sotto-ghiandolare) e consente risultati particolarmente naturali.

E’ possibile correggere l’asimmetria
tra i due seni?

Se il tuo problema è anche quello della differenza di forma o di volume tra un seno e l’altro (fisiologica entro certi limiti) è possibile correggerlo utilizzando protesi di volume, forma o proiezione diverse.

Quali sono le complicanze post-operatorie?

Come per ogni intervento chirurgico esiste il rischio potenziale di complicanze, che sono, come spesso accade in chirurgia estetica, di moderata entità.

Nel 7% circa dei casi vi è la possibilità di formazione di una capsula fibrosa di rigidità variabile intorno alle protesi che ne può modificare la consistenza al tatto (indurimento) e, nei casi più gravi, la forma.
Le infezioni sono eccezionali e obbligano alla rimozione della protesi.

Il rischio di ematomi, è anch’esso raro grazie all’utilizzo dei drenaggi post-operatori.

Che tipo di anestesia viene usata?

Una volta eseguiti gli esami pre-operatori, la mastoplastica additiva viene eseguita in anestesia locale associata a sedazione o anestesia generale.

La Mastoplastica additiva è dolorosa?

Soprattutto per la tecnica sotto-muscolare, è normale avvertire un certo senso di tensione e di indolenzimento nei primi giorni che viene comunque ben controllato con la terapia analgesica prescritta. 

Cosa succede dopo l’intervento?

Per tutta la settimana successiva dovrai stare tranquilla pur svolgendo piccole attività domestiche o, per esempio, lavorando al computer; dovrai evitare sforzi con le braccia, mantenendo possibilmente i gomiti vicino al corpo, e seguire la terapia antibiotica e antiinfiammatoria prescritta. I punti esterni sono in materiale bio-degradabile e non dovranno essere rimossi.

Quando potrò fare la prima doccia? E l’attività fisica?

Potrai fare la doccia dopo una settimana circa.
Per quanto riguarda l’attività fisica è raccomandabile non eseguire sforzi intensi durante il primo mese (sollevare bambini, valige ecc.), in particolare se la protesi è stata posta sotto il muscolo. La bicicletta è consentita dopo dieci giorni circa; la palestra leggera dopo circa 4-5 settimane.

Quando potrò tornare a prendere il sole? E a lavorare?

E’ possibile esporsi ai raggi solari dopo un mese dall’intervento a patto di nascondere le cicatrici, evitando di surriscaldare il petto.
Si potrà fare ritorno al lavoro 7-10 giorni dopo l’intervento.

Vi sono problemi per un futuro allattamento?

Le tecniche utilizzate risparmiano l’integrità della ghiandola mammaria, specie quella con incisione al solco.

Solamente con la via d’accesso peri-areolare è ipotizzabile un’interruzione permanente di una piccola parte (10-15% circa ) dei dotti galattofori che confluiscono nel capezzolo mentre il resto della ghiandola funzionerà normalmente.

Potrò eseguire la mammografia o altri accertamenti diagnostic?

Certamente sì. Non vi è nessun ostacolo all’esecuzione successiva di ecografia, mammografia, risonanza magnetica, auto-palpazione, ecc.

E’ possibile che le protesi esplodano in aereo o sott’acqua?

No, la notizia è fantasiosa: possono essere effettuati voli in aereo o immersioni in profondità senza alcun problema.

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