Come i test sierologici possono salvarci dal Covid-19 (Coronavirus) e farci tornare alla vita di tutti i giorni.
Ci sono segnali lenti, ma costanti e incoraggianti, che la grave pandemia di Covid-19 che stiamo vivendo da tante settimane stia in qualche modo rallentando; i dati oggi in nostro possesso ci parlano di un lento ma costante miglioramento e i numeri sono più incoraggianti.
C’è una luce in fondo al tunnel e a questa luce abbiamo dato il nome di FASE 2.
Per questo non possiamo farci trovare impreparati: per affrontarla al meglio dovremo essere capaci di razionalizzare la ripresa delle nostre attività lavorative senza rischiare il riacutizzarsi dell’epidemia.
La finalità primaria è quella di allentare e si spera eliminare progressivamente le misure restrittive imposte dal lock down.
Come allentare la morsa del Coronavirus?
Attualmente la risposta a questa domanda così importante è ricercare gli anticorpi con i test sierologici. Questo è attualmente il modo più affidabile per sapere con precisione chi è entrato in contatto con il virus, chi sta vivendo la malattia, chi l’ha superato, chi non ha ancora incontrato il Covid-19.
Ma cosa sono i test sierologici?
I test sierologici sono molto diversi rispetto ai famosi “tamponi“ che ci confermano semplicemente la presenza del Coronavirus all’interno delle mucose respiratorie. Ci danno semplicemente un’immagine istantanea dell’infezione.
I test sierologici misurano invece alcuni anticorpi nel sangue e ci forniscono informazioni molto più dettagliate sulla storia della malattia.
Ci sono due tipi di test: rapido e quantitativo.
Il primo, come dice il nome, può essere eseguito su una goccia di sangue ed è in grado di valutare la presenza di anticorpi specifici.
Il seconde viene eseguito su un prelievo venoso e fornisce preziose informazioni non solo circa la presenza degli anticorpi anti-virus ma anche sulle differenze quantitative tra un anticorpo e l’altro.
A noi interessano particolarmente due categorie di anticorpi: le IgM e IgG.
Le IgM sono le prime a essere prodotte in caso di infezione da Covid-19, sono la nostra prima arma di difesa; poi con il tempo, con il passare dei giorni il loro livello diminuisce mentre aumenta quello delle IgG.
Riconoscere le une o le altre è quindi estremamente importante perché se in una persona troviamo le IgG significa che l’infezione si è verificata da tempo e quindi tendenzialmente è immune da virus.
Avremo insomma un vero e proprio film della malattia e non una semplice fotografia.
Ma non solo.
Grazie ai test sierologici potremmo sapere finalmente quante persone sono realmente entrate in contatto con il virus: come sapete moltissime persone con COVID-19 hanno avuto sintomi trascurabili o addirittura sono asintomatiche.
Potremmo conoscere la reale letalità della malattia, la sua reale diffusione geografica e il reale interessamento delle diverse fascia d’età.
Tutte informazioni insomma che saranno estremamente utili per ridurre le misure restrittive o addirittura sospenderle per tornare alla nostra normale vita quotidiana.
Il problema in questo momento è che non tutti i test sierologici sono uguali o ugualmente affidabili: non possiamo permetterci falsi positivi o falsi negativi perché altererebbero gravemente la valutazione oggettiva della diffusione del Covid-19, con tutti i gravi danni che ne seguirebbero.

Come si sta preparando l’Italia per combattere il Coronavirus?
L’Italia si sta preparando all’introduzione dei test sierologici inizialmente solo per una parte della popolazione tenendo conto delle varie attività lavorative e dei settori maggiormente strategici.
Ma si terrà anche conto delle differenze di sesso, delle fasce di età, dei profili lavorativi, delle differenze regionali (sulla base della diffusione epidemica) e di altri parametri.
In questo modo potrebbe essere rilasciata una sorta di “passaporto o documento di immunità” da Covid-19 per consentire il rientro lavorativo.
Lo sforzo maggiore richiesto oggi ai nostri scienziati e laboratori è quindi quello di riconoscere e individuare nel minor tempo possibile il test più efficace perché possa essere applicato su scala nazionale.
A questo link alcune informazioni sui test sierologici direttamente dal sito del ministero della salute.