Qual’è la protesi giusta per me Cremona? Ogni epoca stabilisci i propri canoni estetici del seno femminile.
In generale nel corso della storia si è sempre enfatizzata l’importanza di un seno ben sviluppato con l’eccezione forse degli anni ‘20, con la popolarità delle sue modelle sottili e diafane.
Qualche numero: le misure delle prime Miss America nel 1921 erano 76-63-76; nel 1970, 85-5385; quelle più recenti 91-53-90.
Insomma, massima attenzione sul seno femminile; non sorprende che sia in costante crescita il numero delle donne che si sottopongono ad intervento di mastoplastica additiva.
È indubbio che la forma e il volume del proprio seno giochino un ruolo delicato nella percezione del proprio corpo e nel senso di autostima.
Di primaria importanza appare allora la valutazione di ogni caso specifico per la corretta programmazione dell’intervento. Il seno deve cioè essere valutato non come oggetto a sé stante ma in rapporto con il resto del corpo. Il compito è piuttosto delicato e non deve dipendere da regole rigide e stereotipate.
In termini generali, la circonferenza misurata al petto dovrebbe essere simile a quella dei fianchi per un migliore equilibrio tra la parte superiore quello inferiore del corpo.
Affinché la paziente possa immaginare più realisticamente il risultato della mastoplastica additiva è una buona idea quella di posizionarla davanti ad uno specchio, vestita, e ponendo vari volumi nel proprio reggiseno.
Con questo escamotage sarà più facile per lei capire i suggerimenti del chirurgo e apprezzare nell’insieme il nuovo equilibrio tra vari parametri quali l’altezza, la larghezza delle spalle, la forma del petto, eccetera.
Sarà opportuno anche valutare posteriormente, di schiena, la paziente per riconoscere eventuali scoliosi o altre disarmonie scheletriche che potrebbero essere responsabili di future asimmetrie tra i seni o tra i capezzoli. Non dimentichiamo che le mammelle sono in diretto rapporto con la gabbia toracica proprio come una casa sulle proprie fondamenta.
La mammella deve essere quindi accuratamente misurata secondo punti e linee di riferimento che ci daranno un’idea chiara circa il volume della ghiandola mammaria, grado di ptosi (discesa del seno), forma, qualità della pelle, dimensione delle areole, eccetera.
Tutte queste informazioni condizioneranno la scelta definitiva delle protesi senza valutazioni “a occhio” ma come risultato di uno studio attento delle forme e delle proporzioni.