I pazienti in sovrappeso che hanno sperimentato un forte dimagrimento, presentano vistosi eccessi cutanei su braccia e addome che possono essere eliminati mediante addominoplastica e brachioplastica.
Obesità e sovrappeso stanno diventando un’emergenza sociale. Nel mondo gli obesi sono oltre un miliardo (1 persona su 6). Nel nostro paese sono 4 milioni e una persona su tre è soprappeso.
Si parla di grande obesità quando l’indice di massa corporea, cioè la correlazione tra grasso, peso, altezza di un individuo raggiunge i 40 kg per ogni metro quadrato.
In tutti i casi le complicazioni legate al sovrappeso sono una forte predisposizione al diabete, alle malattie cardiovascolari, ipertensione, disturbi respiratori, osteoartrite, un aumento considerevole della “morte improvvisa”. Dopo il fumo è la seconda causa di morte che è possibile curare e prevenire.
La perdita di peso del 20-30% resta l’unico obiettivo per ottenere concreti miglioramenti per la salute.
Da qualche anno circa è cominciata una campagna di sensibilizzazione dei medici, a cominciare da quelli di base, che hanno l’importante compito di riconoscere ogni patologia per poterla inviare all’osservazione dello specialista.
L’iniziativa, che è stata avviata dall’allora ministro della Salute Sirchia, è volta al contenimento e alla riduzione delle enormi cifre necessarie alla cura dei pazienti in sovrappeso. Il problema evidentemente non è solo estetico, come veniva considerato fino a dieci anni fa, ma è divenuto sociale.
Al di là di quelle che sono le cause scatenanti, il problema resta quello di come eliminare il grasso in eccesso.
La pulsione all’iperalimentazione se presente deve essere riconosciuta insieme alle cause provocanti (autogratificazione attraverso il cibo o altri meccanismi psicologici di altro tipo spesso coinvolti nel problema obesità).
In alcuni casi, quindi, anche un supporto psicologico deve essere preso in considerazione.
Per combattere il problema del sovrappeso, sono in commercio farmaci specifici dimagranti: di per se stessi non bastano, sia che agiscano sul sistema nervoso centrale che perifericamente, a livello intestinale.
Gli effetti collaterali possono essere dannosi e devono essere sempre prescritti dallo specialista che valuterà l’opportunità di un loro utilizzo.
Ritengo fondamentale affidarsi ad un dietologo esperto per la realizzazione di una dieta personalizzata associata ad una attività fisica opportuna.
Ogni forte dimagrimento provoca però, inevitabilmente, eccessi cutanei (braccia, addome, cosce, ecc) così evidenti da complicare i più comuni gesti quotidiani, dall’igiene personale, al vestirsi, ai rapporti interpersonali.
Viene frequentemente riferito un profondo disagio personale e un’insoddisfazione verso il proprio corpo che può vanificare tutti gli sforzi compiuti per ridurre il proprio peso.
E’ consigliabile, in questi casi, affidarsi ad un chirurgo plastico esperto per il rimodellamento di un nuovo profilo e un’immagine corporea più armonica.
A seconda dell’entità del problema, l’intervento chirurgico può essere eseguito sia in anestesia locale che in generale.
Ad esempio, un addome pendulo sarà affrontato in anestesia generale con una addominoplastica che provvederà sia alla eliminazione della cute e del grasso in eccesso che al rinforzo strutturale della parete muscolare addominale, evenienza piuttosto frequente, specie nelle donne che hanno avuto una o più gravidanze.
L’intervento di chirurgia post-bariatrica di addominoplastica dura circa un’ora e mezza e la paziente può fare ritorno a casa già il giorno stesso. Con questa tecnica vengono utilizzati solo punti interni in materiale assorbibile: non sono quindi necessarie suture esterne evitando così il disagio della loro rimozione. La normale attività lavorativa può essere ripresa alcuni giorni dopo.
Dopo l’intervento chirurgico di addominoplastica è raccomandabile, specie se è stata rinforzata la parete addominale, di astenersi da intensi sforzi fisici per dieci-quindici giorni. L’intervento non è assolutamente doloroso e viene tutt’al più riferito, a volte, solo un lieve indolenzimento.
Liposuzioni più localizzate al tronco o agli arti potranno invece essere eseguite in semplice anestesia locale.
Se il problema è stato diagnosticato e corretto propriamente, i risultati possono essere risolutivi e molto gratificanti.
E’ importante ricordare, che se lo specialista riconosce l’obesità come una reale patologia appartenente ad un quadro clinico definito, l’intervento può essere eseguito a spese del Servizio Sanitario Nazionale presso una struttura ospedaliera adeguata.
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