Perché interventi come il lifting del viso o del collo migliorano rapidamente il nostro aspetto? Scopriamolo meglio scoprendo le varie tecniche disponibili.
Il lifting del viso non è solo lo stiramento della cute. Si basa su precisi principi fisio patologici legati all’invecchiamento.
Gli studi più recenti in questo campo hanno evidenziato che nelle donne e negli uomini cute, adipe, muscoli, ghiandola mammaria vanno incontro ad una progressiva perdita di volume.
Questa è il vero nocciolo del problema ed è questo che provoca in una gran parte dei casi rughe e rilassamenti cutanei, esattamente come accade in una mela avvizzita.
Istintivamente, come faremmo di fronte ad uno specchio, ci verrebbe voglia di stirare semplicemente la pelle: su questo principio si sono infatti basate le prime tecniche chirurgiche di ringiovanimento.
Il problema è che in questo modo le rughe vengono sì effettivamente attenuate ma il volto assume un aspetto irrimediabilmente rigido e artificioso ben lontano da quello che avremmo desiderato.
Nel lifting del viso, eseguito correttamente, la pelle, più che di essere “stirata”, ha soprattutto necessità di essere “riempita” attraverso il riposizionamento dei tessuti profondi e trasferendo quantità di tessuto adiposo secondo le più recenti tecniche di lipostruttura.
La trazione deve essere riservata solamente agli strati più profondi, fasciali e muscolari: è a questo livello che verrà costruita la solida impalcatura del nuovo profilo.
Gli interventi d ilifting del viso hanno dei risultati eccellenti anche da un punto di vista psicologico essendo facilmente seguiti da una sensazione di profondo benessere dovuta al fatto che la paziente ritrova l’aspetto di un tempo.
La chirurgia estetica del viso o del collo rallenta i processi di invecchiamento, variabili da individuo ad individuo, senza poterli naturalmente arrestare perennemente.
Come si svolge l’intervento?
1) Prima visita
Per la prima visita per il lifting del viso e del collo è opportuno portare con sé con ogni tipo di documentazione clinica di interesse (cartelle cliniche, visite specialistiche ecc) per una corretta e completa raccolta anamnestica relativa allo stato di salute, malattie ereditarie , terapie in atto, allergie ecc.
Ciò garantirà di riconoscere per tempo eventuali controindicazioni o limitazioni alla chirurgia.
E’ necessario sottoporsi agli esami clinici pre-operatori prescritti.
Regola generale per ogni intervento chirurgico ma imperativo per questo è la sospensione del fumo almeno due settimane prima e quattro dopo l’intervento, come pure evitare l’assunzione di aspirina ed altri farmaci anti-infiammatori che possono aumentare il rischio di sanguinamento.
Il mancato rispetto delle consegne pre-operatorie comporterà l’annullamento dell’intervento.
2)Intervento
In clinica, non vi sarà alcuna ragione di radere i capelli né prima né dopo l’intervento.
Le cicatrici sono le più discrete possibili e si rendono praticamente invisibili già poche settimane dopo l’intervento.
L’incisione comincia a livello della basetta, continua davanti e in parte dentro l’orecchio, si porta quindi dietro il padiglione auricolare, nel solco tra questo e la testa, e si perde posteriormente tra i capelli.
Attraverso questa vengono raggiunti gli strati più profondi del volto (SMAS) che vengono mobilizzati e ricollocati in posizione opportuna.
Parte integrante e quasi costante della tecnica è la ricostituzione delle forme e dei volumi persi con l’invecchiamento mediante la lipostruttura: questo passo rappresenta uno dei momenti più innovativi e significativi dell’intera procedura perchè contribuisce al modellamento del viso grazie ad una distensione alla pelle per, diciamo così, “spinta interna”.
3) Decorso postoperatorio
Nel periodo post-operatorio dovrà essere seguita la terapia antibiotica e anti infiammatoria prescritta dal chirurgo per una settimana.
Al termine dell’intervento sarà posto un bendaggio intorno al capo che verrà rimosso il giorno seguente quando sarà possibile effettuare un primo shampoo delicato per rimuovere ogni segno esteriore dell’intervento.
L’edema, cioè il gonfiore (conseguenza normale di qualsiasi atto chirurgico) raggiunge il massimo grado verso il secondo giorno postoperatorio e decresce quindi progressivamente e completamente nell’arco di dieci giorni.
La sua entità dipende dalla sensibilità individuale.
Nei primi due giorni è meglio non parlare molto ed evitare di muovere la testa lateralmente o verso l’alto.
Come accade per ogni altro intervento chirurgico è necessario attendere che i tempi di guarigione portino allo smaltimento di tutti gli effetti legati all’infiammazione acuta, in particola l’edema o gonfiore con una certa sensibile variazione tra caso e caso legata alla risposta e alla sensibilità individuale.
Di questo deve essere perfettamente edotta la paziente durante i precedenti colloqui perché possa accettare senza paure e con un po’ di pazienza i primi lividi come parte normale e inevitabile dei primi tempi post-operatori; in ogni caso la loro maggiore o minore persistenza non modificherà in alcun modo il risultato definitivo.
4) Complicazioni?
Le complicazioni post operatorie fanno parte di tutti i tipi di chirurgia.
Quelle che avvengono in chirurgia estetica sono sempre moderate.
Raramente, può verificarsi un ematoma che dovrà essere drenato dal chirurgo.
Da considerarsi rari, sono i disturbi della motilità di alcuni muscoli del viso, che tendono, nella maggior parte dei casi, a risolversi spontaneamente.
Più concreto è invece il rischio nelle pazienti diabetiche scarsamente compensate o nelle fumatrici che non si siano astenute per almeno due settimane prima e quattro dopo l’intervento, di sofferenze di gravità variabile dei lembi cutanei (necrosi, infezioni, ecc) che dovranno essere affrontati con ulteriori operazioni correttive.
5) Costi
I costi per l’intervento di lifting varia da €8000 a €16000 a seconda delle tecniche utilizzate.
6) Risultati
Visitate la nostra galleria Lifting del viso: prima e dopo
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