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Differenza tra liposuzione e liposcultura

da | Ott 22, 2018

Quale è la differenza tra liposuzione e liposcultura? In cosa consiste quest’ultima tecnica? Ne parliamo con il Dott. Riccardo Lucchesi, chirurgo plastico e da anni esperto utilizzatore delle varie tecniche di rimodellamento del viso e del corpo con trattamenti mininvasivi.

 

Liposuzione e liposcultura, che differenza vi è tra queste due tecniche?

I due termini suonano in effetti in modo abbastanza simile. Quando si parla di LIPOSUZIONE ci si riferisce generalmente alla tecnica originale effettuata negli anni ’70 per la prima volta da pionieri della chirurgia plastica come Fischer, Illouz, Fournier ed altri negli anni successivi.
L’intuizione di questi primi chirurghi é stata senz’altro geniale perché permetteva per la prima volta di rimuovere grosse masse adipose senza lasciare cicatrici.
Queste prima attuazione  dell’intervento era però  estremamente traumatica sia per le dimensioni delle cannule e dell’attrezzatura utilizzata, sia per le carenze tecniche e la scarsa conoscenza anatomica dei tegumenti tanto che frequenti erano le complicanze come  immensi ematomi, necrosi cutanee, gravi afflosciamenti in seguito ad aspirazioni troppo marcate.
Di fatto, l’obiettivo principale delle prime liposuzioni era semplicemente quello di svuotare accumuli troppo abbondanti senza andare troppo per il sottile: insomma, mancava l’esperienza sul campo che sarebbe arrivata solo negli anni e nei decenni successivi.
In quei tempi non si teneva poi in gran considerazione l’importanza delle proporzioni anatomiche, dei rapporti tra un’area e l’altra, cioè della possibilità di personalizzare l’intervento.
Questo costituisce il primo segreto per sfruttare al meglio una tecnica così versatile.

La LIPOSCULTURA  rappresenta invece l’evoluzione di una tecnica comunque geniale ma che si è raffinata continuamente fino ai giorni nostri al punto da rappresentare uno degli interventi più sicuri e più richiesti in assoluto.

Che cosa è cambiato nel passaggio da liposuzione e liposcultura?

Prima di tutto la strumentazione che si è fatta molto più sottile ed estremamente mini-invasiva.
Questa delicatezza permette tra l’altro di effettuare anche minime correzioni in aree anatomiche estremamente importanti come il volto o il collo.
La liposcultura  è “tumescente”: ciò significa che l’intervento viene preceduto da un’infiltrazione di un’importante quantità di soluzione fisiologica in cui sono disciolti anestetici locali ed altri farmaci. Questo crea un “cuscinetto liquido” così efficace da proteggere la pelle da possibili ematomi e consentire una guarigione estremamente rapida.

Le antiche liposuzioni, ma qualcuno si ostina a praticarle anche oggi, venivano invece eseguite “a secco”, direttamente: questa è la causa degli spaventosi  ematomi che ne conseguivano, del grande dolore e dei lunghissimi tempi di recupero.

La liposcultura è “multiplanare”: cioè agisce ad ogni livello dell’accumulo adiposo, da quello più profondo a quello più superficiale, sottodermico.
Questo tipo di svuotamento, più uniforme e omogeneo consente un controllo estremamente efficace delle forme e annulla praticamente i rischi di afflosciamento, sempre che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sia eseguito da mani molto esperte.

La liposcultura sfrutta al meglio la capacità di retrazione della pelle: è questo uno dei punti chiave perché la fisiologica capacità della cute di retrarsi o di espandersi nel corso delle normali variazioni di peso può essere sfruttata al meglio e consente la rimozione di quantità di grasso una volta inimmaginabili, senza provocare alcun afflosciamento o complicazione.
In alcuni casi è possibile sfruttare unicamente questa proprietà  (cioè senza alcuna aspirazione  di grasso) per ottenere impressionanti assestamenti e compattamenti cutanei, tanto più importanti quanto maggiore è lo spessore del derma come è il caso per esempio dei glutei, esterno coscia, regione lombare, esterno braccia, eccetera.

 

Nella liposcultura si tiene ben conto delle influenze reciproche tra le  diverse aree anatomiche: che cosa significa?

 

Esistono numerosi “punti chiave” nella figura umana che influiscono indirettamente sulla bellezza del corpo; per esempio il modellamento della ragione lombare consente di ottenere normalmente un triplice risultato ” a distanza”:
l’allungamento della schiena, il perfezionamento e il ritrovamento del giro-vita, il rimpicciolimento  e l’arrotondamento dei glutei.
Si noti che nè la schiena nè i  glutei sono stati interessati direttamente dalla chirurgia.

Oppure (questa è una regola architettonica  generale) l’accorciamento dei diametri orizzontali, per esempio, a livello della radice della coscia o delle ginocchia determinerà un notevole allungamento ottico dell’asse longitudinale.

Insomma il corpo può essere considerato, certo nelle mani del chirurgo plastico esperto, alla stregua di una statua di argilla (o di marmo se si preferisce) che può  essere  modificata in punti precisamente scelti per conseguire risultati estetici, a volte straordinari.

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