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Capezzoli introflessi: come fare per correggerli?

da | Giu 28, 2018

Sono più numerose di quanto non si pensi le persone che si rivolgono al chirurgo plastico per la correzione dei capezzoli introflessi, oggettivamente un problema di piccole dimensioni ma a volte di grande importanza dal punto di vista psicologico.

 

L’aspetto caratteristico dei i capezzoli introflessi è la loro scomparsa (non risultano visibili neppure con il freddo o dopo stimolazione tattile) e dalla presenza al loro posto di un infossamento più o meno profondo al centro dell’areola.

Ricordiamo comunque che questa condizione, salvo che nei casi più gravi, non crea reali difficoltà all’allattamento e non ostacola la suzione da parte della poppante.

Chi ha la fortuna di avere dei capezzoli normalmente proiettati e di forma naturale fatica a comprendere le difficoltà psicologiche incontrate da chi convive con questo problema.

Ricordiamo però il capezzolo non è solamente uno dei tanti strumenti connessi alla maternità ma riveste anche una grande importanza nella sfera affettiva-sessuale.

Sono sorprendenti gli effetti negativi che si riverberano proprio a questo livello: la vergogna di mostrarsi nude di fonte al fidanzato o partner, di confrontarsi con le proprie coetanee (per esempio negli spogliatoi dopo attività sportiva comune), la sensazione di inadeguatezza vissuta in maniera più o meno accentuata.

Chi decide di trattare chirurgicamente il problema dei capezzoli introflessi deve però accettare il fatto, inevitabile, di perdere completamente la capacità di allattare in futuro: questo va sempre chiarito e ribadito prima dell’intervento per non lasciare adito a dubbi o malintesi.

Questo si spiega perché la retrazione del capezzolo al di sotto del piano dell’areola è causata da una brevità congenita dei dotti galattofori che qui convergono da tutta la mammella e che devono forzatamente essere interrotti per consentirne lo “sganciamento”: l’effetto è immediato e il capezzolo, non più trattenuto potrà innalzarsi in tutta la sua lunghezza, normalmente con grande gioia della paziente.

L’intervento di correzione dei capezzoli introflessi in se stesso è semplice e rapido eseguibile ambulatorialmente in semplice anestesia locale attraverso minime incisioni all’interno dell’areola, talmente piccole da non meritare nemmeno un punto di sutura e praticamente invisibili a distanza di tempo.

 

Decorso post operatorio

Per le due settimane successive, in attesa del consolidamento definitivo, sarà necessario proteggerli da schiacciamento (per effetto del reggiseno o durante il sonno) con un piccolo cilindro di plastica, invisibile sotto i vestiti o il reggiseno.

 

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