La forma più comune di calvizie è detta Alopecia androgenica o ippocratica che colpisce il 65% degli individui maschi e il 15-25% delle femmine. Può il trapianto di capelli essere una cura definitiva?
L’alopecia androgenica dipende sia da una predisposizione genetica (genitori o nonni portatori di calvizie) che ormonale. In realtà quello che si eredita è una sensibilizzazione dei capelli appartenenti ad alcune aree tipiche agli ormoni maschili: ciò si manifesta infatti classicamente con la pubertà.
La loro presenza determina una reazione fisico-chimica che finisce per danneggiarli in modo variabile e provocarne la caduta.
I capelli della regione temporale ed occipitale ne sono invece immuni, il che equivale a dire che sono programmati geneticamente per durare tutta la vita. Questa è la ragione per la quale, anche se trapiantati in un’area differente, continueranno il loro normale ciclo vitale.
Normalmente i primi segni di calvizie compaiono intorno ai 18-20 anni in coincidenza con i massimi livelli di testosterone circolante e sono tipicamente evidenti al vertice e al margine frontale del capillizio. L’evoluzione è progressiva e irreversibile fino alla caduta del capello geneticamente predisposto.
In generale, quanto più è rapido il processo quanto peggiore è la prognosi, se non si interviene adeguatamente. Il trapianto di capelli è la cura che permette di ottenere risultati permanenti e duraturi.
Per la prima visita dal chirurgo plastico è opportuno portare con sé con ogni tipo di documentazione clinica di interesse (cartelle cliniche, visite specialistiche ecc) per una corretta e completa raccolta anamnestica relativa allo stato di salute, malattie ereditarie , terapie in atto, allergie ecc. Ciò garantirà di riconoscere per tempo eventuali controindicazioni o limitazioni alla chirurgia.
E’ necessario sottoporsi agli esami clinici pre-operatori prescritti. Regola generale per ogni intervento chirurgico è la sospensione del fumo almeno due settimane prima e due dopo l’intervento, come pure evitare l’assunzione di aspirina ed altri farmaci anti-infiammatori che possono aumentare il rischio di sanguinamento. Il mancato rispetto delle consegne pre-operatorie comporterà l’annullamento dell’intervento.
Quali sono i trattamenti non chirurgici per le calvizie e qual’e’ la loro efficacia?
Tra le infinite lozioni e trattamenti medici proposti per l’alopecia il Minoxidil e la finasteride (Propecia) sono tra le poche molecole che possano arrestare o rallentare la caduta del capello. Questi farmaci devono essere prescritto da un medico in quanto non sono esenti da possibili effetti collaterali.
In ogni caso i risultati non sono facilmente valutabili in quanto la caduta del capello dipende anche da un normale processo ciclico e non è facile infatti riconoscere con sicurezza se è un miglioramento spetti al Minoxidil o alla finasteride o semplicemente ad una coincidente fase di bassa caduta o di crescita.
In genere l’80% dei pazienti che lo utilizzano li abbandonano dopo 1 o 2 anni di applicazione per affidarsi alla chirurgia. Anche alcuni tipi di aminoacidi, vitamine e vari oligoelementi, possono pure ritardarne la caduta.
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E’ possibile trapiantare capelli sintetici?
Il trapianto di capelli sintetici è stato ideato per la prima volta in Giappone e si è esteso rapidamente in tutto il mondo per l’evidenza dei risultati estetici immediati ottenuti.
In realtà vi è da tempo il divieto di utilizzare questa metodica in vari Paesi tra cui gli Stati Uniti, per le inevitabili reazioni di rigetto da corpo estraneo che si manifestano entro 1 mese fino a un massimo di 2 anni e che portano inevitabilmente alla perdita totale dei capelli impiantati.
Inoltre esiste un reale e frequente rischio di complicazioni come infezioni, follicoliti, granulomi da corpo estraneo, alopecia cicatriziale, ecc. che conducono alla necessità di ulteriori interventi chirurgici.
Che anestesia viene utilizzata per la chirurgia delle calvizie?
Ogni fase del trapianto è eseguita in semplice anestesia locale.
In che cosa consiste l’intervento di trapianto di capelli?
I micro-innesti di capelli (o auto-innesti) rappresentano l’ultima evoluzione tecnica del settore che ha consentito il conseguimento di risultati spettacolari.
Sinteticamente può essere suddiviso in quattro fasi:
- nella prima gli autoinnesti vengono prelevati dalla regione occipitale
- nella seconda il prelievo di tessuto viene scomposto con precisione con l’aiuto di un microscopio in micro-innesti di 1 o 2 capelli ciascunoù
- nella terza si procede alla preparazione della zona ricevente con micro-bisturi
- nella quarta si procede all’impianto, innesto per innesto, di ogni singola unità follicolare nell’area alopecica.
Tutto il trattamento dura circa 3-5 ore ed è completamente indolore tanto che il paziente, seduto in poltrona, può persino leggere un libro o guardare un film in televisione…
Dopo quanto tempo sono visibili i primi risultati?
Dopo un periodo di adattamento di circa 90 giorni, la crescita (circa un centimetro al mese) e lo sviluppo proseguono normalmente e definitivamente, mantenendo tutte le caratteristiche dell’area donatrice.
Nei 6-12 mesi successivi al trapianto il capello crescerà oltre che in lunghezza anche in diametro e il risultato sarà considerato ottimale tra gli 8 e i 12 mesi.
Come accade per ogni altro intervento chirurgico è necessario attendere che i tempi di guarigione portino allo smaltimento di tutti gli effetti legati all’infiammazione acuta, in particola l’edema o gonfiore con una certa sensibile variazione tra caso e caso legata alla risposta e alla sensibilità individuale.
Di questo deve essere perfettamente edotta la paziente durante i precedenti colloqui perché possa accettare senza paure e con un po’ di pazienza i primi lividi come parte normale e inevitabile dei primi tempi post-operatori; in ogni caso la loro maggiore o minore persistenza non modificherà in alcun modo il risultato definitivo.
Devono essere seguite cure speciali nel periodo post-operatorio?
Dovrà essere seguita la terapia antibiotica e antiinfiammatoria prescritta dal chirurgo per una settimana. Non è necessario alcun trattamento particolare in quanto non vi sono medicazioni esterne. Il primo shampoo è consentito (con una certa delicatezza) dopo quattro giorni.
Che cosa accade alla zona donatrice?
Praticamente nulla; molto spesso è persino difficile riconoscere il punto esatto in cui è stato effettuato il prelievo cutaneo già dopo due sole settimane.
Si riacquista gradualmente la normale elasticità del cuoio capelluto in alcuni mesi senza deficit o diradamenti di alcun tipo.
E’ normale una diminuzione della sensibilità al tatto di questa zona che viene recuperata con il trascorrere del tempo.
Quanto dura il risultato?
I capelli sono definitivi e per tutta la vita, sulla base dei dati raccolti in tutto il mondo dopo oltre trent’anni di evoluzione di questa tecnica.
Ci sono cure particolari od accorgimenti per il mantenimento del risultato?
No, una volta cresciuto il capello, verrà trattato esattamente come un capello normale.
Quanti trattamenti sono necessari?
Questo varia in funzione del tipo e del grado di alopecia: orientativamente piccole alopecie richiederanno un singolo trattamento, le più grandi da due a quattro sedute.
Costi
Il costo dell’autotrapianto di capelli varia da 4000 a 5000 euro.
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